Negli ultimi quattro anni ben tre piloti spagnoli hanno vinto il Mondiale Moto3: se pensiamo che nel 2017 è toccato a Joan Mir possiamo capire che non si arriva primi nella classe più leggera per caso.
L’exploit di Lorenzo Dalla Porta del 2019 ha interrotto il dominio iberico. Che è ripreso lo scorso anno con Albert Arenas (nel 2021 sarà in Moto2) e che potrebbe proseguire in questa stagione, soprattutto se Jaume Masiá, tornato in Ktm dopo una parentesi Honda, dovesse confermare quanto di buono mostrato nei test pre-stagionali. Ha sotto il sedere un bolide, così come il suo compagno di squadra, Pedro Acosta, campione della Red Bull Rookies Cup 2020 e debuttante che va tenuto in considerazione.
John McPhee è un marpione e Darryl Binder, se riuscirà a sbagliare meno, va tenuto in considerazione.
Arriviamo agli italiani, perché il talento non manca. Il più accreditato è Dennis Foggia (il team Leopard è una garanzia), la classe di Romano Fenati (a libro paga di Max Biaggi) è fuori discussione e poi c’è anche Andrea Migno, troppo spesso sottovalutato ma in grado di dare zampate e molto brillante nei test con il suo nuovo team. Occhio pure a un Niccolò Antonelli a caccia di rivincite. E poi non va dimenticato il giappo-riccionese Tatsuki Suzuki: uno forte, uno vero, uno su cui Paolo Simoncelli sa di poter contare.
OPTA | 23-03-2021 19:23
